La fiera di Sinigaglia, Roma, Grossi, 1760

Vignetta Frontespizio
 LA FIERA DI SINIGAGLIA
 
 
    Dramma giocoso per musica di Polisseno Fegeio, pastore arcade, da rappresentarsi nel teatro delle Dame per le prime recite del carnevale 1760, dedicato a sua eccellenza la signora donna Maria Marina d’Este, gran contestabilessa Colonna.
    In Roma, MDCCLX, per Giuseppe e Nicolò Grossi a San Pantaleo, con licenza de’ superiori. Si vendono a Montecitorio nella bottega incontro il palazzo del Cinque.
 
 
 Eccellenza,
    il gusto al giorno d’oggi troppo raffinato di chi interviene ne’ teatri ai componimenti drammatici mi fece nascere il pensiere di far rappresentare per la prima volta su questo teatro delle Dame un dramma, è vero, ma comico, per provare se la novità, che pure suol piacere, potesse incontrare, se non gli applausi, la sodisfazione almeno degli spettatori; mi crebbe la volontà quando comparve pochi mesi sono in Roma vostra eccellenza sulla speranza che volesse degnarsi d’accordare al mio dramma l’alta sua protezione e finalmente mandai ad effetto l’idea allorché ella, con la gentilezza che le è naturale e che le ha guadagnato l’affetto e la venerazione d’ognuno e che è una delle tante egregie sue doti, ebbe la bontà di permettermi che le dedicassi il presente comico dramma. È questi intitolato La fiera di Sinigaglia, opera d’un autore insigne specialmente in questo genere di componimenti. Io ho posto tutto lo studio perché comparisca con quegli accompagnamenti che ho creduto i più propri per dilettare la vista e l’udito. Il suo più bell’ornamento peraltro sarà il nome rispettabile dell’eccellenza vostra, cui la consacro; ed implorando a me ed al mio dramma un grazioso accoglimento e compatimento, mi protesto, profondamente inchinato, di vostra eccellenza umilissimo, devotissimo e ossequiosissimo vero servitore.
 
    L’impressario
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Nell’atto primo: piazza o sia centro della fiera di Sinigaglia con varie botteghe, tra le quali una bottega di caffè, una di chincaglie, una di mercante da panni e seta, eccetera, da una parte locanda con fenestra dirimpetto la bottega del caffè; camera della locanda.
    Nell’atto secondo: luogo interno della bottega del caffè; prospetto della dogana della fiera; luogo remoto, verso le mura della città, con fabriche ruvinate.
    Nell’atto terzo: camera nella locanda; veduta della fiera dalla parte della marina.
    Per il primo ballo: cortile con veduta di giardini.
    Per il secondo ballo: gran campagna con alberghi.
    L’azzione si finge in Sinigaglia nel giorno che termina quella fiera. Pittore delle scene il signor Giovanni Battista Oliverio, accademico di Milano. Inventore e sartore degl’abiti il signor Giuseppe Pedocca.
 
 
 PERSONAGGI
 
 IL CONTE ERNESTO
 (il signor Carlo De Cristoferi)
 LISAURA donna nobile discaduta
 (il signor Gasparo Savoi)
 GIACINTA locandiera
 (il signor Giuseppe Giustinelli)
 LESBINA caffettiera
 (il signor Tommaso Borghesi)
 PROSPERO chincagliere
 (il signor Francesco Carattoli)
 ORAZIO mercante
 (il signor Giovanni Loattini)
 GRIFFO sensale
 (il signor Giuseppe Casaccia)
 Doganieri, facchini, servitori, garzoni che non parlano
 
    Compositore della musica il signor Domenico Fischetti, maestro di cappella napolitano.
 
 
 BALLERINI
 
    Capo e direttore de’ balli il signor Giovanni Bartelotti.
    Al primo ballo ballano da uomo: il signor Giovanni Bertalotti, monsieur Pietro Bernardo Michel, il signor Paolo Gavazza, monsieur Guglielmo Vincent, il signor Paolo Orlandi, il signor Fortunato Castaldini; ballano da donna: il signor Giovanni Casati, il signor Giovanni Battista Bedotti, il signor Antonio Narici, il signor Vincenzo Tagliavini, il signor Francesco Bedotti, il signor Giacomo Bedotti.
    Nel secondo ballo ballano da uomo: monsieur Giovanni Bertalotti con monsieur Pietro Bernardo Michel, il signor Paolo Gavazza, monsieur Guglielmo Vincent, il signor Paolo Orlandi, il signor Fortunato Castaldini; ballano da donna: il signor Giovanni Casati, il signor Vincenzo Tagliavini con il signor Giovanni Battista Bedotti, il signor Antonio Narici, il signor Francesco Bedotti, il signor Giacomo Bedotti.
 
 
 PROTESTA
 
    Tutto ciò che non è conforme ai veri sentimenti della santa romana chiesa cattolica è solo e puro scherzo di poesia e non sentimento dell’autore che si dichiara vero cattolico.